i vandali dello spazio (J.Vance)


Dopo tanto tempo finalmente un libro di fantascienza che è pura evasione. Niente psicologia ne fredda ironia e nemmeno pretese sociologiche, questo racconto di Vance è radicato nel genere avventuroso con sfumature thriller.
Ambientato in un futuro dotato di un immaginario un po' datato (cioè un futuro dove si vive su venere ma si usano ancora le radio a valvola) la storia si svolge principalmente in un claustrofobico osservatorio spaziale piazzato sulla luna.
Al centro delle vicende un giovane ragazzo, Dick, figlio del responsabile dell'osservatorio che si dimostra molto in gamba (forse veramente un po' troppo per i suoi 15 anni) e si mette ad indagare sul misterioso Basilisco, un pericolosissimo pirata spaziale che minaccia la sicurezza dell'intera umanità.
La narrazione è molto avvincente e ottimamente ritmata ed il flavour thriller dato alla vicenda col protagonista che vaga per cunicoli lunari all'interno di uno scafandro con l'ossigeno che diminuisce ed i nemici alle calcagna arricchisce il divertimento.
Leggerlo mi ha trasportato al gusto che avevano i racconti di fantascienza della mia infanzia prima dell'avvento della rete e dell'effetto cyberpunk.

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