bar sport (Stefano Benni)
Con questo libro Benni ci permette di fare un tuffo nell'italia provincialotta di tre decenni fa, quella delle gite in pullman, delle serate a giocare a tresette al bar, dei primi flipper e delle afose estati senza aria condizionata.
Non c'è una storia vera e propria ma piuttosto una raccolta di ironici episodi e prototipi umani che hanno come punto di riferimento centrale il bar Sport. La mancanza di una trama a cui attenersi scrupolosamente libera i freni alla fantasia dell'autore che in alcuni punti si supera, specialmente nelle sue numerose enumerazioni (i gatti da bar, le attrazioni da bar, i tipi di ciclisti ecc..).
Mi permetto di consigliare questo libro a quanti sono disposti a passare un paio di pomeriggi estivi sorridendo di quello che siamo stati e siano capaci di concedere un po' di spazio alla malinconia di quell'italia più ingenua ma anche più umana (che io da bambino ho solo sfiorato).
Non c'è una storia vera e propria ma piuttosto una raccolta di ironici episodi e prototipi umani che hanno come punto di riferimento centrale il bar Sport. La mancanza di una trama a cui attenersi scrupolosamente libera i freni alla fantasia dell'autore che in alcuni punti si supera, specialmente nelle sue numerose enumerazioni (i gatti da bar, le attrazioni da bar, i tipi di ciclisti ecc..).
Mi permetto di consigliare questo libro a quanti sono disposti a passare un paio di pomeriggi estivi sorridendo di quello che siamo stati e siano capaci di concedere un po' di spazio alla malinconia di quell'italia più ingenua ma anche più umana (che io da bambino ho solo sfiorato).
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