il libro dei teschi (R.Silverberg)


La ricerca dell'immortalità (e dell'eterna giovinezza) sin dagli albori della civiltà ha affascinato l'uomo che su di essa ha costruito numerosi miti, leggende e storie. Il libro di Silverberg si inserisce nel filone e traspone questa ricerca in una road story i cui protagonisti sono 4 giovani studenti ai primi anni di università.
La storia è narrata sotto forma di diario mentale in prima persona dai quattro protagonisti (un ebreo studente di filologia, un aristocratico wasp, un contadinotto determinatissimo che va avanti a borse di studio ed un lascivo omosessuale) che si alternano nel raccontare le vicende.
L'espediente in sè è molto interessante anche se a mio avviso il punto debole è, che se da un lato la prospettiva dei quattro personaggi sul viaggio è differente, dall'altro lo stile narrativo e l'erudizione di fondo non si discostano affatto rendendo così meno godibile l'effetto. Insomma non siamo al livello dei racconti dei pellegrini diretti alle tombe del tempo di Simmons e nemmeno a quello dei differenti Charlie Gordon di Keyes.
Il libro cerca di indagare nell'animo di questi giovani (un po' stereotipati) mentre essi compiono il loro viaggio iniziatico mostrandoceli come carosello di umanità varia e variamente complicata.
Per quello che ho inteso, sembra che Silverberg trovi nel sesso (e non nell'amore) il vero motore del mondo, la sola forza che fa muovere le cose ed infatti il libro è pieno di scene di sesso praticato e raccontato. Secondo questa tesi è l'alienazione dal mondo delle pulsioni alla fine la strada per la vita eterna.

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