In senso inverso (P.K. Dick)



Questo romanzo è ambientato in un mondo in cui il tempo (a causa di una non meglio dettagliata) fase Hobart ha iniziato ad andare all'indietro. Le persone risorgono dalle tombe, (il protagonista è appunto uno scavafosse-riesuma viventi), le sigarette si allungano ed il cibo si vomita bello e pronto da portare al supermarket. In questo scenario si muovono culti religiosi ed entità metafisiche come la biblioteca di pubblica attualità che si occupa di cancellare i libri dalla faccia della terra a mano a mano che il tempo regredisce (qui si strizza l'occhio ai roghi di fareneith 451).
Vi starete chiedendo come possa l'autore mantenere logica e coerenza nella sua storia con uno scenario del genere, in effetti Dick semplicemente se ne infischia della coerenza e della logica. Egli non è uno scrittore alla star trek interessato a rendere plausibili i fatti è semplicemente alla ricerca di situazioni folli e fantastiche nelle quali inserire le sue trame.
In questo libro come in altri di Dick oltre al fantastico si guarda anche all'uomo, mettendo in luce come lo spettro dei comportamenti umani sia bene o male sempre lo stesso a prescindere dal contesto in cui i protagonisti si muovono.
Personalmente ho apprezzato questo libro che si lascia leggere bene ed è snello e privo di fronzoli. Una lettura (come spesso per Dick) che consiglio a chi non sia troppo rigido nelle sue pretese di validità scientifica.

Cibo!!

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