le nozze di figaro (P.A. Beaumarchais)


Cosa c'è di meglio da vedere a teatro di una bella commedia in costume? Quando poi gli attori sono bravi e carismatici come Solenghi il godimento è ancora maggiore.
La scenografia presentata è un barocco minimale in cui lo spazio scenico è riempito con pochi oggetti (una poltrona, una vasca poi un letto) e ampio spazio è lasciato all'immagine dei personaggi. Questi sfoggiano abiti sontuosi ed ancora più sontuose parrucche, fra esse indimenticabile quella di Marcellina solcata da un vascello.
La storia è semplice e giocosa, Figaro sta per sposare la sua Susanna ma il conte che si è invaghito della giovine vuole impedire le nozze e cogliere per primo il frutto. Da queste premesse si dipana una trama piena di scherzi ed inganni e ricca di colpi di scena.
La recitazione è ottimale, giustamente forzata per dare un tocco di maggiore comicità ai personaggi ma senza arrivare ad eccessi grotteschi e caricaturali. Ottimo espediente quello di rendere in dialetto napoletano e siciliano il giardiniere ed il giudice.

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