la famiglia dell'antiquario (C.Goldoni)

Quando si rappresenta una commedia di Goldoni si corre sempre il rischio di caricaturare troppo o di rimanere ostaggio di atmosfere poco attuali. Non è il caso di questa commedia ben recitata e ottimamente diretta.
La rappresentazione viaggia a ritmo sostenuto e non viene interrotta da pause. I cambi di scena durano pochi secondi e sono accompagnati da brevi stacchi musicali.
La scenografia è costituita da un ampio pannello dipinto rappresentante l'interno di una stanza di una casa nobiliare. Buona parte di questo pannello è incernierata al centro e ruota su se stesso ad ogni cambio di scena permettendo agli attori di spostare dentro e fuori la scena i complementi d'arredo.
Caratteristica divertente è il fatto che ad ogni cambio di scena i vestiti e le sedie si attualizzano progressivamente e dal '700 si arriva fino agli anni 60-70 del secolo scorso. Si tratta certo di un tentativo di mostrare come la tematica trattata da goldoni sia attualizzabile. Invero non è propriamente così e pensare di ambientare ai giorni nostri una storia dove due donne pretendono rispetto per delle banali offese e si fanno consolare da cicisbei è difficile.
La commedia è comunque molto divertente, merito sia della bravura degli attori che del testo e la regia riesce a far risultare i fatti ed i personaggi in modo buffo senza scadere nel grottesco. Il solo arlecchino risulta un po' fuori dal coro da questo punto di vista.

Commenti

Anonimo ha detto…
Giusto.
Ambra

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