black commedy (P.Shaffer)
Nonostante il titolo possa far pensare a qualcosa di macabro, Black Commedy è una allegra e scanzonata (a tratti anche sgangherata) commedia degli equivoci.
Alla base di tutto un interessante espediente scenico, l'illuminazione della scenografia è opposta a quella della realtà rappresentata. Fino a che i fatti si svolgono alla luce delle lampadine la scenografia è al buio, ma quando sopravviene un black-out viene illuminata a giorno permettendo agli spettatori di vedere i personaggi muoversi a tentoni tra i vari ambienti. Quando qualcuno accende un fiammifero o un accendino ecco sopravvenire la penombra.
L'idea è brillante e da ampio spazio alla creazioni di situazioni comiche. La sceneggiatura comunque ne sa approfittare solo in parte preferendo spesso scivolare su battute e situazioni un po' grossolane.
Gli attori offrono un discreto servizio all'opera, soprattutto per mezzo dei loro corpi che spesso urtano, inciampono e ruzzolano e la recitazione è seppur caricata coerente e piuttosto azzeccata ai personaggi.
In definitiva una buona ora e mezza di evasione senza troppe pretese.
Alla base di tutto un interessante espediente scenico, l'illuminazione della scenografia è opposta a quella della realtà rappresentata. Fino a che i fatti si svolgono alla luce delle lampadine la scenografia è al buio, ma quando sopravviene un black-out viene illuminata a giorno permettendo agli spettatori di vedere i personaggi muoversi a tentoni tra i vari ambienti. Quando qualcuno accende un fiammifero o un accendino ecco sopravvenire la penombra.
L'idea è brillante e da ampio spazio alla creazioni di situazioni comiche. La sceneggiatura comunque ne sa approfittare solo in parte preferendo spesso scivolare su battute e situazioni un po' grossolane.
Gli attori offrono un discreto servizio all'opera, soprattutto per mezzo dei loro corpi che spesso urtano, inciampono e ruzzolano e la recitazione è seppur caricata coerente e piuttosto azzeccata ai personaggi.
In definitiva una buona ora e mezza di evasione senza troppe pretese.
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