Firmino (S.Savage)..



Questo libro racconta la malinconica storia di un vero topo di biblioteca, Firmino, nato da una pantegana ubriacona nei fondi di una libreria e presto messo a confronto con uno strano talento ossia la capacità di leggere i libri e di capirne il valore dal loro gusto.
La storia ha per sfondo due tematiche, quella del rapporto tra il lettore e la fantasia e quella dell'incapacità di comunicare di chi troppo spesso si rinchiude nella fantasia.
L'intreccio narrativo è costituito da due fasi, la prima che potremmo definire di formazione porta Firmino a costruirsi il suo mondo basato su un mix di realtà e finzione mentre la seconda fase più triste e crepuscolare ci mostra il progressivo sgretolarsi di questa realtà fino alla pazzia ed alla morte.
Si tratta di un libro ispirato e a tratti divertente, molto accattivante per chi è lettore incallito è il continuo citare passi, personaggi e titoli di libri. Per esempio nel mio caso ho trovato citato il titolo (cittadino dello spazio) dell'ultimo libro da me letto.
Libro tenero e malinconico.

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