dracula (B.Stoker)..


A scavare nei libri scritti a cavallo tra la fine dell'800 e l'inizio del 900 si fanno sempre delle gran belle scoperte. Atmosfere gotiche, i primi passi dell'industria meccanica e ritmi narrativi e di vita non ancora concitati.
Dracula non fa eccezione, anzi dissolve in poco tempo i miei pregiudizi rivelandosi molto diverso dalle rappresentazioni cinematografiche del mito vampiresco. Innanzi tutto si tratta di un romanzo narrato attraverso lettere e diari che i vari protagonisti scrivono; questo lo rende assai interessante poichè l'autore inizialmente si diverte a mischiare i fatti misteriosi con episodi di vita vissuta per poi convergere prepotentemente verso il cuore della vicenda col passare delle pagine.
In seconda istanza è un romanzo corale, che si svolge in gran parte a londra (in transilvania ha solo l'inizio e la fine) dove Dracula non è protagonista ma svolge principalmente il ruolo di un'ansia strisciante che si infila sempre più violente nelle vite dei protagonisti.
Il risultato è un bellissimo libro di atmosfere, un thriller gotico si potrebbe dire, con elementi gialli e brevi sessioni d'azione.
Veramente una scoperta. Da leggere e fare leggere.

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