osteria della beccassa ti punisce col fuoco..


Venerdì scorso con gli amici di stadio abbiamo celebrato la rituale cena di fine stagione. Da buoni genoani privilegiamo i locali che ostentano la propria adesione alla fede rossoblu, così questa volta abbiamo optato per l'osteria della beccassa sita a Campo Trebbia dalle parti di Torriglia.
La cena è stata gradevolissima e le portate buone ed abbondanti hanno fatto da sottofondo alle nostre "pacate" discussioni sull'operato della dirigenza rossoblu.
A fine pasto l'oste, in quanto nuovi clienti, ci ha sottoposto al suo supplizio personale preferito ossia un cucchiaino del suo ottimo distillato di peperoncino.
In pratica si tratta di fuoco concentrato capace di bruciare prima le labbra, poi la bocca ed infine esofago e stomaco. Si tratta poi di un fuoco non dissimile dal napalm il cui effetto è tutt'altro che passeggero.
Morale della favola, di 5 che eravamo dopo il cucchiano dell'oste uno ha vomitato, uno ha assunto un colorito paonazzo ed ha faticato a respirare per 5 minuti buoni mentre quello che se l'è cavata meglio non è riuscito a parlare per almeno 30 secondi.
Ora se da un lato è bello è affascinate che certi locali abbiano le loro tradizioni non è che questo li autorizzi a martoriare i clienti. Già mi aspetto di trovare un locale dove dopo le gozzoviglie si è costretti a recitare "A Silvio" sulle ginocchia.

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