De Gregori (al Carlo Felice)
Prima di tutto mi va di spendere due parole sul teatro Carlo Felice di Genova da cui mancavo da almeno 6-7 anni. Sempre troppo troppo bello. Peccato solo che non se la passi in buone acque visto che uno spettacolo su due viene rinviato per sciopero.
Veniamo ora al concerto. Come per altri cantautori storici non ci si rende conto di quante canzoni si conoscono fino a che non li si va a sentire a concerto. De Gregori poi è sulla breccia da anni innumerevoli ed ha all'attivo alcune canzoni veramente notevoli.
Il concerto è piacevole, anche se un po' moscio (forse anche a causa dell'arrangiamento un po' troppo swing della sezione ritmica) ed il pubblico tiene un comportamento più da teatro che da concerto (forse anche giustamente). De Gregori poi oltre a cantare e suonare la chitarra e l'armonica a bocca fa poco altro, si muove poco e non parla quasi col pubblico.
Ciò che mi ha allibito è l'intervallo a metà concerto. Capisco l'età del cantante ed il fatto che ci si trovava in teatro ma così si è finito per spezzare l'incanto che si era costruito.
Alla fine i classici bis ed una chiusura abbastanza scontata con una rivoluzionatissima "buonanotte fiorellino".
In definitiva esperienza piacevole che mi ha fatto in parte riscoprire l'autore ed alcuni testi su cui non mi ero sufficientemente soffermato.
Veniamo ora al concerto. Come per altri cantautori storici non ci si rende conto di quante canzoni si conoscono fino a che non li si va a sentire a concerto. De Gregori poi è sulla breccia da anni innumerevoli ed ha all'attivo alcune canzoni veramente notevoli.
Il concerto è piacevole, anche se un po' moscio (forse anche a causa dell'arrangiamento un po' troppo swing della sezione ritmica) ed il pubblico tiene un comportamento più da teatro che da concerto (forse anche giustamente). De Gregori poi oltre a cantare e suonare la chitarra e l'armonica a bocca fa poco altro, si muove poco e non parla quasi col pubblico.
Ciò che mi ha allibito è l'intervallo a metà concerto. Capisco l'età del cantante ed il fatto che ci si trovava in teatro ma così si è finito per spezzare l'incanto che si era costruito.
Alla fine i classici bis ed una chiusura abbastanza scontata con una rivoluzionatissima "buonanotte fiorellino".
In definitiva esperienza piacevole che mi ha fatto in parte riscoprire l'autore ed alcuni testi su cui non mi ero sufficientemente soffermato.
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