un banale incidente (R.Lerici)


Spettacolo bifronte sul teatro ma soprattutto sull'attore e sui suoi fantasmi. La prima parte racconta di un attore cinico e distratto che ha una scuola di teatro con una sola iscritta. L'azione è abbastanza briosa e vengono analizzati e ridicolizzati alcuni tipici clichè del mondo teatrale.
La seconda parte dello spettacolo è invece drammatica e dedicata all'interiorità. Consiste in un poco comprensibile viaggio onirico-sentimentale-sessuale alla ricerca dell'animo del protagonista. Questa fase risulta piuttosto lenta ed invero un po' sganciata dalla prima.
In definitiva ci si trova di fronte ad un tentativo di analisi della figura del teatrante visto non solo come maschera ma soprattutto come sostanza mutevole che si plasma nei personaggi che interpreta.
Semplice ma carina la scenografia (che rappresenta un dietro le quinte un po' disordinato) e buona la prova degli attori, forse un po' troppo marcata nella fase drammatica.

Commenti

Anonimo ha detto…
la descrizione della storia è piuttosto sintetica, si vede che ti se addormentato nel mentre! ;)
ambra

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