crocifissi in classe si.. il velo no..


Vorrei capire una cosa, il paese in cui vivo ha per capitale Roma o Città del Vaticano?
Sinceramente non riesco a capire cosa diavolo c'entrino i simboli religiosi con le funzioni pubbliche della repubblica italiana. Cosa ci fa un crocifisso in una scuola pubblica o in un'aula di tribunale? non sarebbe meglio o più logico esporre la bandiera, il ritratto del presidente della repubblica o di personaggi come Garibaldi?
Per carità capisco che il simbolo religioso possa trovarsi appeso al muro da tempo immemore, ma non riesco a comprendere perchè ci si debba opporre alla sua rispettosa rimozione. Bandire simboli di parte dai luoghi pubblici non significa restringere in alcun modo la libertà religiosa di nessuno.

Commenti

Anonimo ha detto…
Giusto, allora direi di togliere anche il burka, nessuno ci ha pensato? Eppure è un simbolo religioso e si vedono donne col burka anche in luogo pubblico, ma se si tratto di Islam tutti tacciono
trini ha detto…
Come al solito si mischiano cavoli e pecore.
Si tratta di due problematiche molto distinte.
Per quanto attiene ai crocifissi la questione è se sia giusto che lo stato (e non un privato cittadino) li esponga in luoghi pubblici. Nessuno si sogna di vietarli in chiese, negozi, case o di appenderseli al petto. Ci si interroga se debbano essere presenti in luoghi dello stato (io ad esempio penso che la bandiera patria sarebbe meglio).
Per quanto riguarda il burka che è un simbolo para-religioso (tanto è vero che se guardi ci sono tanti paesi islamici dove non esiste o dove le donne sono solo lievemente o per nulla velate) la mia opinione è che debba essere vietato ove vi è esigenza di riconoscibilità della persona.
Quindi no al burka in classe, si al burka in piazza, no alle foto col velo, si a togliere il velo su richiesta di un poliziotto.
Vietare il burka in assoluto vorrebbe dire vietare anche le maschere ad halloween e a carnevale.
Poi se il discorso è sull'imposizione del burka da parte di terzi, allora si parla di maltrattamenti ed è tutta un'altra cosa.
Tazio ha detto…
Ma.............. la gente non ha niente altro da fare che pensare a queste cose, a litigare per delle bubbole, pensate che nel mondo c'è tanta gente che ha fame e che sta morendo. Non è mai possibile che tutto diventi litigio contestazione? Fino a che sto paese pensa al Grande Fratello, all'Isola dei Famosi e a tutte ste panzane non guarirà mai dai suoi mali.

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